cantieri sistenibili

Cantieri sostenibili: la rivoluzione verde parte dai materiali

L’Europa lo chie­de, l’Italia rece­pi­sce e le impre­se devo­no agi­re: i can­tie­ri soste­ni­bi­li non sono più una scel­ta opzio­na­le, ma un obbli­go nor­ma­ti­vo e una respon­sa­bi­li­tà ambien­ta­le.
Le recen­ti nor­ma­ti­ve euro­pee intro­du­co­no stan­dard strin­gen­ti: uso di mate­ria­li rici­cla­ti, pia­ni di gestio­ne dei rifiu­ti, moni­to­rag­gio di pol­ve­ri e rumo­ri, pre­mia­li­tà negli appal­ti pub­bli­ci per chi adot­ta solu­zio­ni green.

Chi costrui­sce oggi non deve solo garan­ti­re qua­li­tà: deve dimo­stra­re di far­lo ridu­cen­do al mini­mo l’impatto ambien­ta­le.

Economia circolare nei cantieri italiani

I segna­li del­la svol­ta sono già visi­bi­li:

  • cal­ce­struz­zi con aggre­ga­ti rici­cla­ti,
  • acciai a bas­se emis­sio­ni cer­ti­fi­ca­ti,
  • legni pro­ve­nien­ti da fore­ste gesti­te in modo respon­sa­bi­le,
  • pre­fab­bri­ca­ti che ridu­co­no scar­ti e tem­pi.

La paro­la d’ordine è eco­no­mia cir­co­la­re: tra­sfor­ma­re i rifiu­ti in risor­se, chiu­de­re il ciclo dei mate­ria­li, taglia­re emis­sio­ni e spre­chi.

Quattro direttrici operative per i cantieri sostenibili
  1. Mate­ria­li rici­cla­ti e rici­cla­bi­li
    Le ope­re pub­bli­che devo­no rispet­ta­re per­cen­tua­li mini­me di uti­liz­zo di mate­ria­li pro­ve­nien­ti dal rici­clo, in par­ti­co­la­re dagli iner­ti da costru­zio­ne e demo­li­zio­ne. Cal­ce­struz­zi con aggre­ga­ti rici­cla­ti, acciai con ciclo elet­tri­co ad arco e iso­lan­ti eco­com­pa­ti­bi­li stan­no diven­tan­do stan­dard di capi­to­la­to, ridu­cen­do il pre­lie­vo di mate­rie pri­me ver­gi­ni e l’impronta di CO₂.
  1. Pia­ni di Gestio­ne dei Rifiu­ti (PGR)
    Ogni can­tie­re deve pre­sen­ta­re un PGR con quan­ti­tà pre­vi­ste, rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta, trac­cia­bi­li­tà e per­cen­tua­li di recu­pe­ro. Le impre­se devo­no adot­ta­re regi­stri digi­ta­li e docu­men­ta­zio­ne cer­ti­fi­ca­ta, con con­trol­li rigo­ro­si per garan­ti­re tra­spa­ren­za e lega­li­tà.
  1. Moni­to­rag­gio ambien­ta­le in con­ti­nuo
    Cen­tra­li­ne per pol­ve­ri, vibra­zio­ni e rumo­re, col­le­ga­te a piat­ta­for­me digi­ta­li, con­sen­to­no di regi­stra­re dati e inter­ve­ni­re tem­pe­sti­va­men­te (nebu­liz­za­to­ri, bar­rie­re acu­sti­che, solu­zio­ni anti-pol­ve­re). In alcu­ni casi i dati devo­no esse­re mes­si a dispo­si­zio­ne di enti di con­trol­lo e comu­ni­tà loca­li.
  1. Pre­mia­li­tà nei ban­di pub­bli­ci
    Cri­te­ri Ambien­ta­li Mini­mi (CAM) sono ormai par­te inte­gran­te dei capi­to­la­ti. Le impre­se che adot­ta­no mez­zi elet­tri­ci o ibri­di, ener­gie rin­no­va­bi­li ed eco­no­mie cir­co­la­ri otten­go­no pun­teg­gi più alti. In pro­spet­ti­va, non ade­guar­si signi­fi­che­rà esclu­sio­ne da mol­te gare.

Un’opportunità da coglie­re

I gran­di com­mit­ten­ti, pub­bli­ci e pri­va­ti, pre­mia­no chi por­ta valo­re con can­tie­ri green: ridu­zio­ne scar­ti, moni­to­rag­gio dei con­su­mi, tra­spa­ren­za nei pro­ces­si.
Per le impre­se, la sfi­da è evi­den­te: costrui­re non basta più. Occor­re costrui­re bene, e in modo soste­ni­bi­le.

 

 

Exenet e la sfida della sostenibilità

Exe­net è pron­ta a gui­da­re que­sta tra­sfor­ma­zio­ne, met­ten­do a dispo­si­zio­ne espe­rien­za e com­pe­ten­ze nei cam­pi di sicu­rez­za, dire­zio­ne lavo­ri, for­ma­zio­ne e gestio­ne dei can­tie­ri com­ples­si.
La soste­ni­bi­li­tà non è solo rispet­to del­le rego­le: è visio­ne, inno­va­zio­ne e respon­sa­bi­li­tà con­di­vi­sa. Ed è pro­prio dai mate­ria­li e dai pro­ces­si che par­te la rivo­lu­zio­ne ver­de dei can­tie­ri ita­lia­ni, mat­to­ne dopo mat­to­ne.

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